fondato nel 2012
Il Lush Prize è nato dal disappunto dei fondatori di Lush per la notevole diffusione dei test sugli animali in molti settori: credevano, infatti, che le alternative cruelty-free avrebbero impiegato troppo tempo per essere adottate nel panorama mainstream.
Così, nel 2012, Lush ha istituito il Lush Prize, in collaborazione con Ethical Consumer: un fondo premi di 250.000 sterline, il più grande del settore, per supportare un’ampia gamma di iniziative volte a sviluppare soluzioni alternative ai test sugli animali e a porre fine alla sperimentazione animale.
In qualità di premio globale a tutti gli effetti, il Lush Prize ha sostenuto scienziati e attivisti in tutto il mondo, inclusi Cina, Kenya, Iran, India, Nuova Zelanda, Brasile, Stati Uniti, Ucraina e altri paesi europei, assegnando quasi 3 milioni di sterline a 40 vincitori dal 2012 al 2024. Lush mira a sostenere il lavoro più all’avanguardia del settore, garantendo che la ricerca senza animali continui ad avere l’impatto più ampio possibile.
Il premio si suddivide in 5 categorie principali:
- Scienza (Science Prize): sviluppo di test alternativi a quelli sugli animali
- Formazione (Training Prize): formazione di ricercatori su test che non coinvolgano animali
- Lobby (Lobbying Prize): politiche di intervento per promuovere l’uso di test alternativi
- Sensibilizzazione dell’opinione pubblica (Public Awareness Prize): iniziative volte ad aumentare la conoscenza dei test alternativi
- Giovani ricercatori (Young Researcher Awards): premio dedicato a ricercatori under 35 specializzati nella ricerca sui test alternativi
Oltre alle categorie appena menzionate, viene assegnato il premio speciale Black Box Award in caso di scoperte epocali nell’ambito della tossicologia del ventunesimo secolo. Questo è, infatti, il settore in cui si ripongono le speranze più grandi di una svolta che possa portare alla sostituzione definitiva dei test sugli animali. Il premio può arrivare a coprire l’intero importo del Lush Prize ed è stato assegnato per la prima volta nel 2015.
Negli ultimi anni sono stati, inoltre, introdotti due nuovi premi riconoscimento (senza contributo finanziario):
– Risultati politici (dal 2022): per i funzionari politici eletti a qualsiasi livello, che hanno contribuito in modo significativo a porre fine o a sostituire la ricerca e la sperimentazione sugli animali.
– Collaborazione scientifica di rilievo (dal 2024): per le collaborazioni internazionali che cercano di sviluppare tecniche o approcci non animali in modo più approfondito e a lungo termine.
Dal 2018, il Lush Prize è diventato un evento biennale che si alterna di anno in anno con il Lush Spring Prize, il fondo premi Lush per celebrare e promuovere la rigenerazione ambientale e sociale in tutto il mondo.
Nel 2022 abbiamo celebrato il decimo anniversario del Lush Prize. L’evoluzione e le innovazioni in ambito scientifico che abbiamo osservato in questi dieci anni sono state fenomenali, ma c’è ancora molta strada da fare per eliminare definitivamente i test sugli animali.
Per la lista dei vincitori del Lush Prize 2024, clicca qui.
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Scopri i progetti premiati e i vincitori delle edizioni passate
Lobby
Collaborazione scientifica di rilievo
Sensibilizzazione dell’opinione pubblica
Risultati politici
Scienza
Formazione
Giovani ricercatori
Andrew Tyler Award
Lobby
Sensibilizzazione dell’opinione pubblica
Scienza
Formazione
Giovane Ricercatore
Andrew Tyler Award
Risultati politici
Lobby
Sensibilizzazione dell’opinione pubblica
Scienza
Formazione
Giovane Ricercatore
Andrew Tyler Award
Lobby
Sensibilizzazione dell’opinione pubblica
Scienza
Formazione
Giovane Ricercatore
Andrew Tyler Award
2012
Abbiamo premiato 13 straordinarie persone vincitrici dei Lush Prize Awards nel 2012.
La pagina di ciascun premio contiene tutti i dettagli, le interviste video con alcuni dei vincitori e un riepilogo delle persone che sono state inserite nella shortlist.
Premio per le Attività di Pressione – 3 vincitori
Premio per la Sensibilizzazione Pubblica – 3 vincitori
Premio per la Scienza – 1 vincitore
Premio per la Formazione – 2 vincitori
Premio al Giovane Ricercatore – 4 vincitori
Clicca qui per scoprire cosa hanno fatto i nostri vincitori dopo aver ricevuto il premio
2013
Nel suo secondo anno, il Premio ha registrato un aumento di oltre il 40% delle candidature da parte di progetti scientifici, e abbiamo avuto 12 straordinari vincitori dei Lush Prize Awards 2013, che hanno condiviso un premio in denaro di 250.000 sterline, oltre a uno Special Award.
Tra loro ci sono ricercatori e ricercatrici di dipartimenti universitari da Cardiff a Innsbruck e attivistə dagli Stati Uniti e dalla Svezia. Scopri tutti i dettagli sui vincitori e sulle persone che sono state inserite nella shortlist:
Premio per le Attività di Pressione – 2 vincitori
Premio per la Sensibilizzazione Pubblica – 2 vincitori
Premio per la Scienza – 2 vincitori
Premio per la Formazione – 2 vincitori
Premio al Giovane Ricercatore – 4 vincitori
Special Award – 1 beneficiario
2014
2015
Oltre a 200.000 sterline divise tra i vincitori dei premi per le attività di pressione, la formazione, la sensibilizzazione pubblica, la scienza e i giovani ricercatori, nel 2015 i giudici hanno deciso di consegnare i nostri primi premi Black Box, per un totale di 250.000 sterline, in favore dei vincitori coinvolti nella mappatura del primo ‘percorso di tossicità nell’uomo’.
Congratulazioni a tutti i vincitori del nostro premio e agli altri nominati nella shortlist.
IL PREMIO BLACK BOX
Le scoperte epocali nel campo della ricerca sui percorsi di tossicità nell’uomo
I giudici del Lush Prize ritengono che la mappatura del ‘percorso di tossicità nell’uomo’ rappresenti un momento di svolta che segna il primo passo verso un futuro in cui una scienza molecolare avanzata sostituirà la vecchia tecnologia imprecisa dei test sugli animali nei laboratori. Il premio riconosce il lavoro condotto sul tema del cosiddetto ‘percorso di sensibilizzazione cutanea’ ed è stato suddiviso tra cinque vincitori.
£150,000: Il programma dell’OCSE “Adverse Outcome Pathway”, Francia
Il programma, diretto da Bob Diderich, supervisiona una serie di attività tra cui:
- identificare nuovi metodi di test senza animali, candidati a diventare ‘Linee guida per i test’ su scala internazionale;
- gestire una ‘Base di conoscenze AOP’ che è una piattaforma web per riunire tutte le informazioni su come le sostanze chimiche possono indurre effetti avversi.
L’OCSE è un’organizzazione con sede a Parigi che “offre un forum in cui i governi possono lavorare insieme per condividere esperienze e cercare soluzioni a problemi comuni”.
£25,000: David Basketter, UK
David è un ricercatore che vive nel Regno Unito e ha pubblicato oltre 300 articoli sulla sensibilizzazione cutanea, colmando il divario tra l’industria e la ricerca accademica.
Si è concentrato in particolare sul tentativo di prevedere se le sostanze chimiche provocheranno allergie dalla loro struttura molecolare e ha anche presieduto importanti gruppi europei incentrati sui test senza animali.
£25,000: Frank Gerberick, USA
La ricerca principale del Dr. Gerberick si è focalizzata sul tema delle allergie cutanee, con oltre 170 pubblicazioni. È anche coautore del libro ‘Tossicologia della dermatite da contatto’.
Il suo laboratorio presso Procter & Gamble negli Stati Uniti ha sviluppato uno dei primi test senza animali ampiamente utilizzati (il DPRA) per prevedere la tossicità nella prima fase del processo di sensibilizzazione cutanea.
£25,000: Andreas Natsch / Roger Emter, Svizzera
Andreas Natsch e il suo collega Roger Emter hanno guidato lo sviluppo del secondo test senza animali per prevedere in modo affidabile la tossicità nell’ambito del processo di sensibilizzazione cutanea.
Il loro metodo ‘KeratinoSens’, sviluppato nei laboratori Givaudan in Svizzera, utilizza una linea cellulare umana in una provetta e cerca un particolare tipo di segnalazione genetica.
£25,000: Terry Schultz, USA
Terry è professore emerito presso l’Università del Tennessee, dove ha diretto il Laboratorio di Test e Modellazione delle Attività Biologiche.
La sua attenzione si è concentrata sui test di tossicità senza animali delle sostanze chimiche e sulla creazione di database informatici dei risultati per aiutare a prevedere gli esiti.
Ha svolto un ruolo chiave nella mappatura dell’intero percorso nei due documenti di ricerca OCSE del 2012 ‘The Adverse Outcome Pathway for Skin Sensitisation Initiated by Covalent Binding to Proteins’.
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