qual è il problema?
Per milioni di persone in tutto il mondo, la sorveglianza digitale e la violazione dei diritti sono all’ordine del giorno.
Non stiamo parlando di “un luogo lontano” o di “qualcun altro”, ma di te e di tutte le persone che usano alcune tecnologie e piattaforme ogni giorno.
“I grandi monopoli delle Big Tech ci hanno ingannati e spinti a “dare il consenso” per far crescere i loro vasti imperi basati sulla raccolta di dati e sulla sorveglianza digitale”, racconta People vs Big Tech.
Questi modelli di business, basati sulla sorveglianza digitale per accumulare profitti, non ci lasciano altra scelta che barattare i nostri dati per poter semplicemente utilizzare una piattaforma. Ormai consideriamo “normale” che le piattaforme sappiano ogni minimo dettaglio delle nostre vite, dalla data di nascita a informazioni private sulla salute, fino al reddito familiare.
delle persone si preoccupa di come le aziende tech conservano e usano i loro dati personali.
Dopo aver creato l’account, gli algoritmi predatori causano dipendenza e sono progettati su misura per tenerci incollati allo schermo, pur diffondendo odio, bugie e danneggiando la nostra salute mentale (stiamo guardando proprio te Meta!).
Tutto intorno a noi, gli algoritmi stabiliscono cosa vediamo, dai risultati in prima pagina di una ricerca, ai contenuti che generano più engagement mostrati per primi.
Questi algoritmi seguono le nostre mosse su internet in modo subdolo, raccogliendo informazioni personali, invadendo la nostra privacy e provando a influenzare le nostre abitudini.
Tutto questo permette alle “Big Tech” di trarre profitto da noi e dai nostri dati, compromettendo il nostro diritto a una vita privata.
People Vs Big Tech
People vs Big Tech (PvBT) è un movimento globale che che si batte per un internet sicuro, libero dalla sorveglianza intrusiva, dagli algoritmi che creano dipendenza, dai contenuti dannosi e dalle echo chambers. Per troppo tempo una piccola manciata di CEO del settore tecnologico ha potuto calpestare i diritti delle persone e distruggere le comunità, scatenando una disinformazione su scala industriale, alimentando l’odio e la polarizzazione, sfruttando le vulnerabilità – tutto questo per tenerci incollati alle loro piattaforme mentre traggono profitto dai nostri dati personali.
Con oltre 100 organizzazioni, che rappresentano più di 71 milioni di cittadini, People vs Big Tech si batte per porre fine al potere smisurato dei colossi delle Big Tech, traducendo l’indignazione pubblica in azioni concrete volte al cambiamento e contribuendo ad ottenere vittorie rivoluzionarie, come le nuove leggi sulla tecnologia in Europa.
chiede normative globali che proteggano la sicurezza degli utenti durante le loro esperienze digitali
Che cosa sono le “Big Tech”?
L’epressione “Big Tech” sta diventando di uso comune, ma di cosa si tratta?
In parole semplici, è un’espressione “ombrello” per indicare le multinazionali più grandi, dominanti, ricche e influenti del settore tecnologico. Le cosiddette “Big Tech” sono Google (Alphabet), Amazon, Apple, Meta, and Microsoft.
Un report a cura di Amnesty International ha rivelato che il 71% delle persone si preoccupa di come le aziende tech conservano e usano i loro dati personali.
Il report del 2023 a cura di Lush in collaborazione con The Future Laboratory ha confermato questi dati, evidenziando che il 65% delle persone non vuole che i brand di social media utilizzino i loro dati a fini commerciali, mentre un incredibile 70% chiede normative globali che proteggano la sicurezza degli utenti durante le loro esperienze digitali.
Cosa puoi fare tu?
Nel mondo della tecnologia le cose si evolvono rapidamente.
La possibilità di un mondo digitale unificato, senza confini e trasparente non è fuori dalla nostra portata. Nei paesi in tutto il mondo si stanno scrivendo e approvando nuove leggi per garantire a noi cittadini una maggiore protezione.
La legge sui servizi digitali (DSA) e la legge sul mercato digitale (DMA) approvate di recente sono un’occasione epocale per mettere un freno alle Big Tech in Europa.
Le voci dei cittadini sono importanti ora più che mai affinché queste misure vengano applicata con rigore.
Persone, gruppi e aziende stanno unendo le forze per cogliere le opportunità che il mondo digitale presenta, ma anche per evidenziarne i rischi.
“Per troppi anni una manciata di miliardari del settore tech ha governato internet come una cricca di signori feudali, raccogliendo i frutti e traendo profitto dai nostri dati, mentre le loro piattaforme creavano scompiglio in ogni ambito, dalla salute mentale alla democrazia. Ma una generazione straordinaria di giovani leader si sta mobilitando e sta reagendo, unita dalla speranza di un mondo digitale migliore , dove i bambini saranno protetti da app progettate per creare dipendenza, in cui potremo connetterci e fidarci dei contenuti nei nostri feed e imparare, esplorare ed entrare in contatto con i nostri affetti senza essere spiati di continuo. Ecco perché siamo entusiasti di unire le forze con Lush nella Big Tech Rebellion: ci aiuterà a incanalare fondi importanti in questo movimento giovanile emergente, potenziando le loro campagne e aiutandoli a trasmettere il messaggio direttamente a chi ha il potere di cambiare il sistema.”
– People Vs Big Tech
Anche tu puoi entrare in azione. Sottoscrivi The People’s Declaration e la tua voce si unirà a una rete aperta di organizzazioni della società civile e cittadini preoccupati che si battono insieme per opporsi al potere e agli abusi delle Big Tech.
È tempo di cambiare.
Noi, il popolo d’Europa, esigiamo una tecnologia che sia al nostro servizio, invece di mettere le noi, le nostre comunità e le nostre democrazie a rischio.
Chiediamo che si ponga fine al modello di business distruttivo delle Big Tech che ha trasformato i nostri dati in armi contro noi stessi.
Esigiamo un internet migliore, in cui i cittadini siano in grado di accedere a informazioni e infrastrutture indispensabili, e possano prosperare grazie alla connessione e alla partecipazione, senza essere ridotti a prodotti che circolano in un’insidiosa economia della sorveglianza.
Chiediamo un modo in cui nessun piccolo gruppo di miliardari possa manipolare un algoritmo e cambiare la vita di miliardi di persone senza alcun limite o conseguenza.
Spingiamo tutti coloro impegnati a scrutinare e approvare nuove leggi in Europa a stare dalla parte dei cittadini che rappresentate e a prendere ogni provvedimento necessario affinché gli abusi delle Big Tech vengano tenuti a freno e siano difesi i diritti fondamentali delle persone, in particolare il diritto alla libertà di parola per tutti.
Vi ricordiamo che il vostro lavoro è quello di proteggere noi, i cittadini, e non i profitti di enormi compagnie della tecnologia che operano impunemente all’interno dei nostri confini.
Le leggi e i regolamenti dovranno:
I sistemi di raccomandazione e gli algoritmi delle Big Tech sono tossici e stanno amplificando i discorsi d’odio e la disinformazione – e lo stanno facendo trasformando ogni conflitto interno alla società in un’arma, attraverso una sorveglianza costante e con l’obiettivo di massimizzare il tempo di interazione con ogni contenuto. Questi rischi sistemici non sono creati solo da agenti esterni ma sono aspetti intrinseci di un modello di business inconcepibile ed ingiusto. È tempo che queste piattaforme rimuovano il rischio dal loro design, disintossichino i propri algoritmi, diano agli utenti il controllo reale sugli stessi e siano messi di fronte alle proprie responsabilità per non averlo saputo mantenere.
Siamo stati raggirati e convinti a dare il nostro “consenso” alle pratiche di sorveglianza. Non ci è mai stata data una reale possibilità di scelta. Il Digital Services Act e il Digital Markets Act devono mettere fine alla pubblicità che funziona attraverso le pratiche di sorveglianza che le persone non hanno mai richiesto. L’utilizzo di servizi digitali non può dipendere dall’accettazione obbligata della sorveglianza e del profiling. Inoltre, esigiamo trasparenza su tutti gli aspetti delle inserzioni online e l’applicazione dei nostri diritti sui nostri dati personali.
Le Big Tech non possono continuare a dettare legge senza alcun controllo. Il Digital Services Act deve creare poteri maggiori per i regolatori affinché possano costringere le Big Tech a rispondere del proprio operato, tra cui dei sostanziali poteri di revisione che non possano semplicemente venire aggirati dalle compagnie. L’Europa non deve permettere che si ripetano gli episodi di mancata applicazione verificatisi con il Regolamento generale sulla protezione dei dati.
Le nostre organizzazioni rappresentano più di 71,872,881cittadini in tutta l’Unione europea. Oggi mandiamo un unico messaggio: noi, il popolo, non tollereremo più l’assalto incessante alle nostre vite e alle nostre libertà da parte delle grandi società. Ci aspettiamo ed esigiamo che i nostri rappresentanti eletti stiano dalla nostra parte.
i cittadini che si sono già uniti al movimento
The Cloud
Tra nuvole di essenza ritemprante di limone siciliano e rosa calmante – lo stesso profumo della best seller Black Rose – sguazza nella consapevolezza che il tuo acquisto sta aiutando a sfidare lo strapotere e gli abusi delle Big Tech.
Cos’altro sta facendo Lush?
- Seguiamo alle parole con i fatti – Disinvestiamo dalle Big Tech quando possibile.
- Siamo in continua evoluzione – Durante il Black Friday 2021, abbiamo abbandonato Instagram, Facebook, TikTok e Snapchat, fino a quando queste piattaforme non saranno in grado di mettere in atto misure volte a offrire un ambiente più sicuro ai propri utenti. Sono successe molte cose da allora. Leggi la nostra Anti-Social Media Policy.
- Le nostre campagne – Facciamo campagne per i diritti digitali da quasi dieci anni, dalla lotta contro i blocchi governativi di internet, a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto dei social sulla salute mentali. Scopri come.
- Le nostre ricerche – Collaborando con The Future Laboratory, abbiamo intervistato cinque esperti di rilievo del settore tech e sottoposto 12.000 consumatori a un sondaggio per capire il futuro dell’engagement digitale. Scopri i risultati.
- Stiamo sviluppando i nostri progetti tech sostenibili in-house – Dopo aver sviluppato il progeto per cinque anni, abbiamo lanciato la Bath Bot, la prima bomba da bagno digitale al mondo, creata per trasformare l’universo del bagno con un’esplosione di luci, colori e una cassa con suono a 180 gradi. Realizzata in UK, Bath Both è un prodotto vegano e impermeabile senza colla di origine animale. Scopri di più e preordina il prodotto.
Perché Lush partecipa?
Noi di Lush non riusciamo a stare con le mani in mano per le cause che ci stanno a cuore.
“Lush fa campagne per i diritti umani da oltre 25 anni e crediamo che i diritti digitali siano diritti umani. Saremo sempre al fianco di piccole associazioni che chiedono di agire e si battono in prima linea per un cambiamento”, spiega Jack Costantine, Chief Digital Officer di Lush. “Vogliamo assicurarci che ogni spazio in cui trovate Lush – che si tratti di un negozio in una via principale o di una pagina online – sia un’oasi di gentilezza. Al momento i social media e le piattaforme delle Big Tech sono tutto fuorché questo.”
“Siamo entusiasti di collaborare con People Vs Big Tech per il Black Friday. Crediamo, infatti, sia il nostro momento di dare maggiore supporto a campagne per chiedere misure legislative adeguate e riforme per giocare ad armi pari e riprenderci il controllo esercitato dalle Big Tech.”
Per il Black Friday 2023, Lush ha lanciato la bomba da bagno in edizione limitata The Cloud, devolvendo il 100% delle vendite (IVA esclusa) al nostro partner People Vs Big Tech.
I clienti che acquisteranno questo prodotto potranno godersi un bagno con lo stesso profumo della best seller Black Rose, sguazzando nella consapevolezza che il loro acquisto sta aiutando a sfidare lo strapotere e a contrastare gli abusi delle Big Tech.
What the Zuck are you waiting for?
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