Lush celebra le donne che generano cambiamento nel mondo

Milano, marzo 2021 – Lush, brand etico di cosmetici freschi e fatti a mano, da anni si schiera al fianco di donne che generano cambiamento nel mondo, supportando le comunità e sostenendo i progetti di rigenerazione sociale e ambientale. Lunedì 8 marzo Ruth Andrade, Lush Regenerative Impact and Lush Earthcare Team, parteciperà come speaker al webinar organizzato dall’associazione Azione Contro la Fame per parlare di Gender Equality come diritto umano fondamentale: racconterà i progetti che vedono Lush al fianco di comunità di donne, in un viaggio intorno al mondo ricco di ispirazione. Lush garantisce continuità nel tempo ai progetti promossi da donne, permettendo di costruire piccole attività imprenditoriali al femminile in grado di autosostentarsi e di contribuire attivamente al prosperare di piccole economie locali, come la comunità indiana Re- Wrap, l’organizzazione CEJUDHCAN in Nicaragua, il collettivo āluān nell’arcipelago Indonesiano di Sumatra o il Twala Women’s Group in Kenya.

India: la comunità Re-wrap e l’indipendenza delle donne lavoratrici

Fondata nel 2002 da Janjri Trivedi a Mysore in India, Re- wrap è un’impresa sociale senza scopo di lucro nata per aiutare gli artigiani in India e supportarli nella creazione di prodotti tessili biologici artigianali con impatto positivo sulle persone e sull’ambiente. Re-Wrap insegna tecniche di cucito a donne socialmente ed economicamente emarginate per consentire loro di ottenere un salario equo che garantisca l’indipendenza e la possibilità di vivere con dignità.

I valori fondamentali di Re-Wrap, che ben si sposano con le politiche green di Lush, sono: riciclare, riutilizzare e reinventare. I loro tessuti sono sapientemente realizzati a mano, arricchiscono la vita degli artigiani e aiutano a sostenere le loro abilità. Re-Wrap oggi sostiene e da impiego a oltre 250 donne in Karnataka. Nel corso degli anni questa cooperativa ha realizzato per Lush numerose borse di tela, alcune in edizione limitata, e differenti Knot Wrap, i foulard Lush ispirati all’arte giapponese del furoshiki, alternativa versatile ed ecologica alla tradizionale carta regalo, scelti dall’azienda britannica come valida alternativa al packaging. La maggior parte delle attività di stampa di Re-Wrap è relativa al mercato domestico, e stampare centinaia di borse aiuta a mantenere vive le tradizionali competenze tessili indiane. La maggior parte delle donne che lavorano per la cooperativa rappresentano l’unica fonte di reddito per la propria famiglia. Certificato a livello internazionale dalla Word Fair Trade Organization, Re-wrap fornisce un ambiente sicuro, igienico e felice per il lavoro delle donne. La loro routine quotidiana include un pasto nutriente, uno spuntino e l’accesso allo yoga per il tempo libero. Oltre alla cooperativa in cui vengono costruite le borse, Re- wrap supporta direttamente una comunità di agricoltori biologici e rimane trasparente lungo tutta la catena di approvvigionamento come parte del loro incentivo alla vendita.

Nicaragua: l’agricoltura ecologica per l’empowerement delle comunità indigene

Il Center for Justice and Human Rights of the Atlantic Coast of Nicaragua (CEJUDHCAN), è un’organizzazione guidata da donne che si occupa di difendere e appoggiare la popolazione indigena dei Miskito in Nicaragua, vittima di violenza solo perché difende il territorio dei loro antenati. Tra i vincitori del Lush Spring Prize, CEJUDHCAN è stato fondato da Lottie Cunningham Wren e lotta per garantire i diritti delle terre indigene, promuovere una gestione sostenibile del territorio, offrendo strumenti utili per promuovere l’empowerment femminile

CEJUDHCAN offre alle donne della popolazione indigena dei Miskito strumenti e conoscenze base di agricoltura ecologica e biointensiva. Strumenti, tuberi, semi di ortaggi e formazione su come creare orti domestici: ad oggi sono stati creati più di 300 orti familiari in sette comunità del territorio Maya di Wangki.

Il lavoro di CEJUDHCAN è oggi più che mai di fondamentale importanza. Nel 2020 due uragani si sono abbattuti sulla costa atlantica del Nicaragua distruggendo case e la quasi totalità delle fattorie e degli orti che hanno permesso alle donne di coltivare in modo sicuro e sostenibile. Le conseguenze di questi uragani sono ancora in corso e CEJUDHCAN continua a fornire strumenti per cucinare e cibo alle persone colpite.

Accanto agli effetti devastanti degli uragani, le comunità indigene hanno perso il loro territorio a un ritmo allarmante, con un aumento significativo della violenza.  Tra il 2011 e il 2021, 49 persone indigene sono state assassinati difendendo i loro diritti sulla terra. 52 sono state ferite e 29 sono state rapite, la maggior parte delle quali sono donne. Lottie e CEJUDHCAN hanno creato un gruppo di sostegno per queste donne, consentendo loro di riunirsi, condividere esperienze e offrire supporto in uno spazio sicuro.

Sumatra: l’olio di cocco per proteggere la biodiversità

Simeulue e Bangkaru sono isole dell’incontaminato arcipelago indonesiano nella regione di Aceh, Sumatra. Qui è arrivata Jane Dunlop dopo lo tsunami che ha colpito l’Oceano Indiano nel 2014, e da allora protegge la biodiversità della zona con passione. Jane è Co-fondatrice di āluān ed EcosystemImpact, due realtà che collaborano secondo i canoni della sostenibilità sociale, ambientale ed economica per fornire soluzioni alle sfide globali del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità.

Per realizzare la base dei propri saponi, dal 2017, Lush acquista olio di cocco vergine grezzo certificato biologico direttamente da āluān, un’azienda guidata da donne che raggruppa oltre 500 piccoli agricoltori indipendenti che coltivano noci di cocco, mappano i confini della terra e condividono conoscenze e storie.

Grazie a questa attività i piccoli agricoltori contrastano le economie di scala delle aziende produttrici di olio di palma; āluān è una comunità in cui la conservazione del territorio, l’umanizzazione del lavoro e dell’impresa sono al centro di ogni attività. Per le donne di āluān la conservazione è un valore fondamentale ed hanno fondato EcosystemImpact Foundation, una scuola di sostenibilità per promuovere la conservazione, riunire le persone per promuovere la conoscenza, la condivisione e la cooperazione nell’ottica di una crescita sostenibile. EcosystemImpact mira a preservare Simeulue e Bangkaru, isole selvagge e incontaminate, rifugio di molte speci di uccelli e sito di nidificazione delle tartarughe marine. L’associazione promuove un progetto di ripristino della barriera corallina e un programma antibracconaggio che, grazie a un team di sei ranger, fornisce protezione costante alle uova di tartaruga marina. Prima che il programma dei ranger fosse istituito, i bracconieri di uova di tartaruga a volte prendevano fino a 1.500 uova a notte. Dal loro coinvolgimento nel 2016, EcosystemImpact e l’agenzia indonesiana per la protezione della fauna selvatica, BKSDA sono riuscite a sconfiggere l’attività di bracconaggio.

Kenya: l’emancipazione femminile passa dall’aloe

L’associazione femminile Twala Women’s Group coordinata da Rosemary Nenini, ha trovato nella coltivazione dell’aloe uno strumento di rinascita economica ed emancipazione sociale. Le donne di Twala hanno iniziato la loro attività imprenditoriale, coltivando e rivendendo l’aloe secudiflora, una pianta che ha radice nella cultura Masai, sia per usi medicinali sia per la produzione di una specialità locale, la birra Muratina.

Le foglie fresche dell’aloe di Laikipia vengono utilizzate da Lush nella crema mani e corpo Charity Pot, il cui ricavato viene interamente devoluto a favore di associazioni che operano in difesa di diritti umani, ambientali e animali. Il Twala Women’s Group riunisce oggi oltre 200 donne e coltiva aloe su una superficie di 40 acri di terreno. Collabora con il Laikipia Permaculture Centre, un centro che supporta l’attività delle donne della comunità offrendo loro formazione sui principi di permacultura. Il ripristino delle pratiche di permacultura della tradizione Masai, ampiamente diffuse in Kenya in tempi passati e parzialmente perdute, sta lentamente riportando il terreno di Laikipia all’antico splendore, a testimonianza dell’efficacia della rigenerazione. Il Twala Women’s Group rivende la propria aloe a Lush che la utilizza per molti dei suoi prodotti, permettendo così alle donne Masai di guadagnare pari diritti e fare dell’aloe un simbolo di uguaglianza ed emancipazione.

Il loro contributo ha portato a un aumento del reddito familiare e permesso un maggiore accesso all’istruzione. Un vero e proprio movimento di empowerment femminile all’interno della comunità di Twala. Segno del tempo che cambia anche la resistenza e il rifiuto di 32 donne della comunità alla disumana pratica delle mutilazioni genitali, ormai associata al passato di Twala.

Le voci Lush che parlano di cambiamento

Ruth Andrade, Lush Regenerative Impact and Earthcare Team

Ruth si batte con passione per promuovere un cambiamento e per stimolare il completo sviluppo dell’energia vitale della natura sul pianeta. Il suo motto è «Live, leaving the world lusher than we found it» (“vivi e lascia il mondo più LUSH di come l’hai trovato”).

Ha conseguito un master in Advanced Environmental and Energy Studies ed è fiduciaria e co-fondatrice di Re.Alliance, un collettivo di professionisti che porta il design rigenerativo nel settore umanitario. Co-creatrice di “Regenerosity”, un’iniziativa per ricercare, finanziare e apprendere dai progetti più rigenerativi del pianeta. Originaria del Brasile, Ruth è cresciuta in una giungla di cemento, tra grattacieli, asfalto e inquinamento, assistendo in prima persona alla distruzione dell’ambiente naturale che ha suscitato un precoce interesse per le questioni ambientali e alimentato una grande passione per il cambiamento.

Lunedì 8 marzo sarà ospite del webinar “La parità di genere come diritto umano fondamentale e l’empowerment femminile come elemento cruciale per lo sviluppo e un futuro sostenibile” organizzato da Azione contro la fame. 

it.lush.com

Per maggiori informazioni: Ufficio stampa Lush Italia

Maria Bruschi | [email protected] | +39 348 6620554

Elena Strano | [email protected] | +39 335 1305951

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